Giovanni Simeone è corteggiato dal Torino e il Napoli deve riflettere se vendere o cedere l’attuale sostituto di Osimhen in vista della prossima stagione

Sebbene sia stato uno dei protagonisti dello scudetto, Giovanni Simeone ha accumulato uno scarso minutaggio nel corso di questa stagione. La titolarità indiscussa di Osimhen e l’utilizzo con il contagocce da parte dei tre allenatori del Napoli hanno indotto l’attaccante a prendere una decisione sul suo futuro. Il Torino pare sia particolarmente interessato al Cholito e starebbe preparando l’assalto per strapparlo al club di De Laurentiis.

Di seguito le parole riportate dall’edizione odierna di Tuttosport:

“Simeone ha un contratto sino al 2026 con un altro anno di opzione da parte di De Laurentiis, ma è chiaro che a questo punto non resterà a Napoli. Non rientra nei piani futuri del club e lui stesso chiederà di andare via per trovare maggiore spazio. Tatticamente la punta del Napoli sarebbe il giocatore ideale da affiancare a Zapata. In carriera ne ha fatti tanti e vorrebbe continuare a farli, magari in maglia granata. Al Toro non direbbe di no. Davide Vagnati sa bene che con De Laurentiis è sempre molto complicato trovare un accordo ma in questo momento, alla luce del campionato che ha fatto Simeone, il presidente del Napoli non può certo chiedere una cifra spropositata”.

Aurelio De Laurentiis ha promesso una grande rivoluzione ai tifosi napoletani in vista della prossima stagione

Nel corso della conferenza di presentazione dei ritiri estivi del Napoli a Dimaro Folgarida e Castel di Sangro, è intervenuto Aurelio De Laurentiis per discutere di diverse tematiche. Il presidente dei partenopei ha preannunciato la rifondazione programmata per l’estate, sono state già avviate le manovre per il futuro. Sarà necessario, tuttavia, attendere per “costruire una squadra fortissima” e per tornare agli apici del successo.

Di seguito le parole riportate dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport:

“Manuale della rifondazione: aria e volti nuovi; tutti i giocatori sono cedibili; mai più scontenti; i contratti si rispettano. Aurelio De Laurentiis annuncia di aver indossato elmo e armatura: «A 75 anni, che festeggerò il 24 maggio, mi fumano ancora». Tutto molto, molto chiaro con vista sul golfo e sul Vesuvio ma non sulle isole, all’orizzonte c’è foschia e il nuovo allenatore non si intravede.

La giornata è afosa, Palazzo Petrucci una splendida location a picco sul mare e le domande infinite. Quando però arriverà l’estate, e insieme il tempo dei ritiri precampionato a Dimaro Folgarida e Castel di Sangro, il Napoli avrà un nuovo leader in panchina: «Stiamo partendo con una ricostruzione totale», annuncia Adl. «Ricostruiremo un Napoli fortissimo ma ci vuole tempo. Ci vuole il coraggio di rinascere e rifondare: ci saranno un nuovo allenatore, un nuovo ds che dovrebbe palesarsi al più presto per agire sul mercato in entrata e in uscita, e tante nuove figure»”.

Antonio Conte potrebbe essere il nuovo allenatore del Napoli a partire dalla prossima stagione anche se ci sono dei nodi ancora da sciogliere

Forse le gerarchie sono cambiate, o forse non sono mai esistite. Eppure sembra che attualmente per Aurelio De Laurentiis la priorità per la panchina del Napoli sia Giampiero Gasperini; ciononostante, Antonio Conte resta sullo sfondo, l’ipotesi non è ancora del tutto tramontata. Ma un nodo specifico e difficile da imbrigliare ostacola la trattativa con il club campano.

Bisognerà capire nelle prossime settimane le volontà degli allenatori e così De Laurentiis potrà prendere una decisione.

Di seguito le parole riportate dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport:

“Non solo Gasperini, comunque. Giocoforza. Sullo sfondo resta Antonio Conte, al netto delle parole che De Laurentiis ha pronunciato ieri in occasione della presentazione dei ritiri di Dimaro Folgarida e Castel di Sangro: antica amicizia, enorme stima, un’offerta da 8 milioni tra ottobre e novembre e poi i nuovi e recenti contatti. Diretti, con incontro: operazione impegnativa dal punto di vista economico, soprattutto ora senza Champions, e una distanza di un paio di milioni tra domanda e proposta di ingaggio (per pareggiare quella autunnale). Conte, tra l’altro, è l’unico libero della compagnia”.